Una rubrica che tratti di psicologia non può che prendere le mosse da un fenomeno sul quale avremo modo più volte di ritornare: le relazioni umane.
Nel corso della Storia intellettuali e filosofi – fin dai tempi più antichi – hanno avuto modo d’interrogarsi sul fatto che l’uomo altro non è se non un “animale sociale”. Lo stesso Aristotele sottolineava come l’essere umano tenda per sua natura a cercare altri individui con i quali creare aggregazioni.
In tempi più recenti anche Jean- Paul Sartre (e quindi: dall’antichità si arriva fino al novecento) nella sua opera di drammaturgo ci ha lasciato la celebre frase “L’inferno sono gli altri” (“L’enfer c’est les autres”, in “Huis clos”, ovvero “A porte chiuse”). Detto concetto va contestualizzato. In Sartre “l’inferno” va individuato nel giudizio del prossimo: il drammaturgo s’interroga su quanto il modo in cui gli altri ci vedono e ci considerano ci può influenzare fino a ferirci.
Secondo l’autore il giudizio del prossimo spesso vale anche più delle nostre azioni, poiché per noi alla fin fine è quasi più importante dell’azione ciò che della medesima il nostro prossimo percepisce.
Partendo da questi due spunti si può capire come, se da una parte la vicinanza dell’altro è fondamentale in quanto la sua presenza è positiva e fonte di felicità, dall’altra è proprio questo bisogno però che talvolta ci porta a mettere in discussione noi stessi con le conseguenti problematiche, non sapendo spesso tracciare il giusto confine tra noi e il prossimo.
Provate a riflettere, a pensare a quante persone fanno parte della nostra vita, al bisogno profondo che abbiamo della loro vicinanza ma insieme anche a tutto quello che ne scaturisce: in fondo l’altro ci porta quello che è, e noi portiamo quello che siamo all’altro.
Nei prossimi incontri di questo salotto capiremo quanto siano complicate le relazioni umane ma anche come ogni giorno si possano coltivare e rendere migliori.
Psicologa e psicoterapeuta in formazione. Si occupa di attività clinica, mindfulness e formazione aziendale.
Lascia il tuo commento