“La sola volta che Rifkin e sua moglie arrivarono ad un orgasmo simultaneo fu quando il giudice porse loro la sentenza di divorzio.”
– Woody Allen
1. separarmi e divorziare in modo amichevole, in tempi brevi e sapendo dall’inizio quanto mi costerà
La legge n. 162 del 10 novembre 2014 ha introdotto anche in Italia la negoziazione assistita in materia di separazioni e divorzi. I coniugi possono rivolgersi agli avvocati i quali, coadiuvati da “facilitatori” (psicologi – psicoterapeuti) li aiutano a definire le condizioni di separazione/divorzio, trattando con lealtà e a carte scoperte, e sapendo subito, grazie a un preventivo scritto, quanto la procedura verrà a costare.
2. non rinnovare una seconda volta la sofferenza del distacco ma pervenire in soli 6 mesi ad una soluzione stabile e definitiva
La legge n. 55 del 6 maggio 2015 ha ridotto i termini che debbono intercorrere tra la separazione ed il divorzio (tenendo conto del fatto che il nostro è uno dei pochi paesi europei che conserva questa distinzione). Concordati i termini della separazione con la negoziazione assistita, dopo soli 6 mesi i coniugi possono presentare domanda di divorzio con la stessa procedura.
3. non delegare ad un estraneo, che decide in modo burocratico, le sorti del mio matrimonio, subendo tutti gli svantaggi di una causa in tribunale
La negoziazione assistita parte con la sottoscrizione di una convenzione di negoziazione, che deve indicare le questioni da regolare e i tempi della procedura (da un minimo di uno ad un massimo di tre mesi per le situazioni più complicate). Alla fine del percorso i coniugi e gli avvocati sottoscrivono un accordo, che gli avvocati trasmetteranno direttamente all’ufficiale dello Stato Civile.
4. essere accolto da chi non specula sul conflitto altrui ma mi accompagna verso una soluzione che minimizza le difficoltà
La negoziazione assistita è una procedura che rispetta i principi della Pratica Collaborativa.
Gli avvocati non agiscono da avversari, bensì da collaboratori della coppia e non hanno come ultima spiaggia il ricorso ad un giudice, non potendo più assistere le parti in caso di mancato accordo. L’unica prospettiva che le parti e gli avvocati si danno è quella dell’accordo medesimo.
5. trovare le parole giuste con le quali spiegare ai bambini come mai mamma e papà non vivranno più sotto lo stesso tetto
Il ruolo degli psicologi è quello di facilitare, in un momento delicato quale quello della separazione, il dialogo tra marito e moglie, nell’esclusivo interesse della coppia e dei figli. Se ci sono figli minori saranno gli specialisti dei minori ad aiutare la coppia a raccontare ai bambini nella maniera più adeguata cosa sta succedendo tra mamma e papà.
6. non vedere i miei figli utilizzati come arma di ricatto, merce di scambio o pacchi postali
L’intervento di specialisti dei minori evita che i figli diventino vittime del conflitto dei genitori. Il ricorso allo strumento dell’affido condiviso realizza il principio in base al quale i bambini hanno il diritto di trascorrere tempi adeguati con ciascuno dei genitori.
7. avere qualcuno che mi segua anche nella fase del rodaggio della separazione verificando con me la tenuta degli accordi e provvedendo agli aggiustamenti
Per quanto i coniugi e gli avvocati si impegnino nel definire le condizioni di separazione/divorzio più idonee, non si può sapere a priori se una separazione o un divorzio reggeranno alla prova dei fatti. Mediatori specializzati possono quindi seguire la coppia anche nella fase di “rodaggio”, segnalando agli avvocati la necessità d’intervenire con una procedura di modifica delle condizioni di separazione/divorzio, sempre con le forme della negoziazione assistita.